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1 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP /1: FOSSATI,
PRESIDENTE UISP, APRE I LAVORI DELLA SECONDA SESSIONE:
"RUOLO DA PROTAGONISTA PER L'UISP NEL SISTEMA SPORTIVO".
Dopo la due giorni di incontri pubblici e workshop presso il
Centro Congressi Frentani a Roma, sabato 20 ottobre i 370
delegati che prendono parte all'Assemblea nazionale Uisp
si sono spostati a [...]
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2 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP/2: NEL FACCIA A FACCIA
CON FOSSATI, LA MINISTRO MELANDRI HA ANNUNCIATO CHE: "LA
LEGGE SULLO SPORT DI CITTADINANZA E' IN STATO AVANZATO".
In apertura dell’Assemblea nazionale Uisp, nel
pomeriggio di giovedì 18 ottobre, si è tenuto presso il
Centro Congressi Frentani un faccia a faccia tra Filippo
Fossati, presidente nazionale Uisp [...]
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3 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP/3: TAVOLA ROTONDA,
FERRERO: "CAMBIARE REGISTRO NEL SISTEMA SPORTIVO". FOSSATI:
"PIU' RISORSE ALLO SPORT SOCIALE E PER TUTTI"
Sullo sport di cittadinanza serve una presa di posizione
netta da parte di chi governa. E’ questa la posizione del
ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero,
intervenuto alla tavola rotonda [...]
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4 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE/4: L'INTERVENTO DI LOLLI
SUL FONDO PER LO SPORT DI CITTADINANZA PREVISTO DALLA
MANOVRA FINANZIARIA DEL 2008
"Il fondo per lo sport di cittadinanza, previsto
dalla manovra finanziaria per il 2008, dovrebbe essere
destinato per metà al finanziamento dei progetti specifici
proposti dalle associazioni nazionali, [...]
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5 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE/5: IL WORKSHOP SU SPORT E
AMBIENTE: "SUPERARE I PREGIUDIZI RECIPROCI DI QUESTI DUE
MONDI. UISP LABORATORIO DI BUONE PRATICHE".
Il rapporto tra promozione sportiva e salvaguardia
dell’ambiente è stato al centro del workshop
“Sportpertutti: buone pratiche per uno sviluppo sostenibile”,
che si è tenuto nel pomeriggio di venerdi [...]
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6 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP/6: WORKSHOP SULLA
GLOBALIZZAZIONE DELLO SPORT: LE INIZIATIVE UISP NEL MONDO E
I RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI
“Che cos’è lo sportpertutti ?”, è questa la domanda che
Daniela Conti, coordinatrice in Italia della rete Fare,
ha posto agli ospiti del workshop “La globalizzazione
dello sport Uisp abroad: [...]
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7 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP/7: AL WORKSHOP SU
SPORT E POLITICHE SOCIALI I DIRITTI UNIVERSALI E LO
SPORTPERTUTTI, STRADE CHE SEGUONO LA STESSA DIREZIONE
I lavori del workshop “Sport e politiche sociali.
Sportpertutti e diritti di cittadinanza” sono stati
introdotti dal responsabile del settore diritti e welfare
dell’Uisp nazionale, Giuliano Bellezza [...]
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8 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP/8: WORKSHOP SU STILI
DI VITA E POLITICHE EDUCATIVE. PROPOSTO UN PROTOCOLLO
D’INTESA TRA UISP E MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
La sala Caudini del Centro congressi Frentani è stata la
sede del workshop “Stili di vita e politiche educative,
che si è tenuto sabato 19 ottobre a Roma. Corpo promosso,
respinto, negato. Le opportunità [...]
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9 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP/9: SIGLATO PROTOCOLLO
D'INTESA TRA UISP E DIP. DI GIUSTIZIA MINORILE. PERCORSI DI
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' ATTRAVERSO LO SPORT
Sport nelle carceri: nell'ambito dell'Assemblea
nazionale Uisp è stato siglato venerdì 19 ottobre il nuovo
Protocollo di intesa tra Uisp e Ministero della
Giustizia-Dipartimento Giustizia Minorile. [...]
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10 - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE UISP/10: PRESENTATA LA
MOSTRA FOTOGRAFICA “LO SPORT QUOTIDIANO DELLE DONNE” CURATA
DALL'UISP TORINO.
“Lo sport quotidiano delle donne” è il titolo della
mostra fotografica allestita in questi giorni nei locali
dell’Assemblea nazionale dell’Uisp, al Centro Congressi
Frentani di Roma. Nata da un’idea [...]
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11 - UISP MILANO: AL CONVEGNO “L’ALTRA FACCIA DELLO SPORT”
PROGETTI, STORIE E TESTIMONIANZE DI ATLETI CHE PROMUOVONO
UNO SPORT SENZA DISCRIMINAZIONI. Intervista a A. Iannetta
Si svolgerà giovedi 25 ottobre 2007 alle ore 21.00 a Villa
Casati Via Mazzini - Cologno Monzese (MI) il convegno
“L’altra faccia dello sport: storie e testimonianze di
atleti che promuovono uno sport [...]
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12 - UISP FIRENZE: INIZIATO IL CORSO DI SCACCHI APERTO A
GIOCATORI NON PROFESSIONISTI E DILETTANTI. PREVISTO UN
PROGRAMMA CHE ALTERNA TEORIA E PRATICA.
Sono partiti lunedì 15 ottobre i corsi organizzati
dalla Lega scacchi Uisp di Firenze e aperti a
principianti e giocatori non professionisti. Le lezioni si
svolgeranno in 10 incontri della [...]
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13 - UISP GORIZIA: UNA MAPPA DUE CITTA’, DUE GIORNATE
DEDICATE ALL’ORIEENTERING URBANO. UN TRACCIATO ADATTO ANCHE
A GIOVANI E PRINCIPIANTI.
“Una mappa - Due città” è il nome della
manifestazione che nelle giornate di venerdì 26 ottobre,
e domenica 4 novembre porterà l’orieentering sulle
strade di Gorizia e Nova Gorica. [...]
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14 - AUGURI, VOCI! LA RIVISTA “VOCI IN CITTA’” SUL MONDO
DELLA MULTICULTURALITA’ ROMANA HA COMPIUTO UN ANNO E SI
PRESENTA AI LETTORI COMPLETAMENTE RINNOVATA.
Dodici mesi fa nasceva “Voci in città” dall’idea di Carlo
Moccaldi, direttore della rivista, muovendo i primi
passi nel mondo della multiculturalità romana. Ha
dato vita a un’informazione [...]
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15 - UC SPORT E SICUREZZA PRESENTA LA POLIZZA “CASA”,
ALLA TUTELA DELLA DIMORA E SUDDIVISA IN QUATTRO SETTORI:
INCENDIO, RESPONSABILITA’ CIVILE, FURTO E CRISTALLI
Oggi presentiamo la Polizza “Casa”, una copertura
completa dedicata a tutti coloro che vogliono tutelare la
propria dimora abituale o quella saltuaria. Grazie ad una
copertura multi rischi è un [...]
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16 - APPUNTAMENTI
6-21 ottobre
- Montecatini Terme (Pt), Vecchiano (Pi), Corso di
Aggiornamento per tracciatura di itinerari su roccia, Lega
Nazionale Montagna Uisp
18-21 ottobre
- Roma, Centro [...]
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17 - UTILITIES: LA REDAZIONE UISP E LA TUTELA DELLA PRIVACY
La redazione di Uispnet ha sede presso la Direzione
nazionale Uisp, Largo Nino Franchellucci 73, 00155 Roma.
Telefono 06/43984316- 340, e-mail comunicazione@uisp.it, fax
06/43984320.
Redazione: [...]
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Dopo la due giorni di incontri pubblici e workshop presso il
Centro Congressi Frentani a Roma, sabato 20 ottobre i 370
delegati che prendono parte all'Assemblea nazionale Uisp
si sono spostati a Tivoli, al Grand Hotel Duca D'Este,per la
sesonda sessione dei lavori dedicati alla vita interna
dell'Associazione.
Una vera e propria seconda sessione del XV Congresso
nazionale Uisp, tenuto nel 2005. I lavori sono stati aperti
dalla relazione di Filippo Fossati, presidente nazionale
Uisp. Ne riportiamo ampi stralci:
"La Uisp ha quasi sessant’anni. Li porta bene, non se li
sente addosso, fa ancora sport tutti i giorni. E’ come gli
anziani che organizza nel paese. L’aspettativa di vita è
lunga, la voglia di dare una mano alla famiglia, alla città,
al paese, ancora tanta. L’esperienza che hanno non viene
usata per dare lezioni, con spocchia e pedanteria, ma per
ascoltare con interesse e senso critico le cose che dicono e
fanno i più giovani, e proporre idee che si possano
trasformare in cose da fare, in una famiglia una città un
paese, per migliorare la vita delle persone, a
partire dalle più fragili dagli ultimi arrivati, da chi ha
meno e si sente peggio".
"In gioco con l'Italia, la sua gente, la lunga marcia per
l'affermazione di diritti di cittadinanza in un paese di
democrazia giovane, di tessuto economico precario, teatro di
gravi crisi e di grandi diversità e disuguaglianze. Nel
2008, a Rimini e in mille occasioni durante l'anno in ogni
nostro comitato, dovremo fermarci un attimo sulla nostra
storia, sul contributo che l'Uisp ha dato alla crescita
della società italiana. Dalle lotte per il lavoro degli
anni 50 al 68 operaio e studentesco, dalla mobilitazione
contro il terrorismo ai movimenti pacifisti, sempre l' Uisp
è stata parte della mobilitazione della società civile
italiana, contribuendo a costruire quel tessuto originale ed
imponente che è, nel nostro paese, il fenomeno
dell’associazionismo, delle reti sociali territoriali, di
quel tessuto che si lega al governo del territorio e ne
diventa interlocutore, attore, anticipatore di tendenze e
sostenitore di nuovi diritti".
"Credo che come me siate stati orgogliosi, nelle due
giornate di lavoro che abbiamo svolto a Roma,
dell’attenzione che il mondo politico ed istituzionale, le
altre associazioni dello sport e del terzo settore,
l’informazione e i media hanno rivolto al nostro lavoro e
alle nostre proposte. Il rispetto e l’ affetto che ci hanno
riservato amici e interlocutori. Rispetto che merita una
associazione di un milione di iscritti, diffusa nel
territorio, impegnata quotidianamente in centinaia di
attività, curiosa e capace di produrre idee innovative per
assicurare il diritto allo sport e promuovere il valore
dello sport fra tutti i cittadini".
"Abbiamo in questi due giorni fatto un buon lavoro di
assestamento programmatico. I quattro workshop hanno
delineato un profilo di elaborazione e di iniziativa e un
pacchetto di proposte che possono dare ai nostri territori
materiale per il lavoro dei prossimi anni sui temi forti
dello Sportpertutti".
"Le aspettative suscitate dal governo Prodi si infrangono
per adesso sul mare delle difficoltà del governo di un paese
complesso, riluttante alle innovazioni, con una
frammentazione politica eccessiva e una maggioranza
traballante. Anche i compromessi cercati dal Governo per
garantire una governabilità, sono diventati, penso al numero
dei ministri e dei sottosegretari, oggetto di una campagna
durissima che ha messo al centro i costi e i privilegi della
politica. Campagna che nel corso dei mesi ha tracimato in un
equivoco e insopportabile gridare contro tutto il sistema
della rappresentanza e del governo.
Noi che siamo critici verso i partiti e le loro lentezze e
ritardi, siamo tuttavia per difendere e rilanciare il ruolo
della rappresentanza democratica. Non ci interessa il
Vaffa!Chiediamo una profonda riforma della politica
nel senso della legalità, della trasparenza e soprattutto
della capacità di rappresentare valori e programmi, di
attuare scelte di governo nell’interesse dei cittadini.
Siamo interessati alla ristrutturazione dei soggetti
politici, alla creazione di nuovi grandi partiti e
coalizioni che riducano la frammentazione".
"Si capisce l’importanza dello Sportper tutti? I tempi
stanno cambiando diceva una famosa canzone, e noi siamo
sempre dubbiosi e scettici perché ne abbiamo sentite tante e
ne abbiamo viste realizzate poche. Ma abbiamo avuto con noi
il ministro, abbiamo discusso con esponenti politici e di
governo, abbiamo avuto l'unione europea e siamo nella
condizione di mettere in fila alcune novità".
"Il libro bianco della comunità europea è un
documento ufficiale dal quale scaturiranno direttive per i
governni nazionali. Là si sceglie per lo Sport la
definizione del consiglio d'europa, la più vasta. Si dice
che si devono fare politiche pubbliche per lo sport perché
lo sport è un valore sociale nel campo della salute….(perché
hanno visto i materiali dell'Uisp, sono i titoli dei nostri
Workshop) che si tratta di servizi di interesse generale (e
qui al legislatore europeo è tremata la mano)e che vanno
finanziati con risorse pubbliche. Poi si dice che lo sport
mobilita risorse economiche rilevanti, che dove c'è il
business sportivo c'è il mercato, quindi la concorrenza, le
regole, la legge (e questo manda fuor di testa il nostro
sistema sportivo)".
"L'Italia adesso, dopo quaranta anni, è in linea, può stare
su quest'onda. Ha un ministero (ha un ministero, ma vi
ricordate due anni fa? Non Avevamo il coraggio di
pronunciare la parola….), ha un sistema imponente di
volontariato sportivo, ha poteri locali orientati a
costruire occasioni e servizi per lo sport dei cittadini.
Noi abbiamo giudicato positivamente le prime mosse del
governo. La detrazione fiscale ha un potere simbolico molto
forte. È per tutti. Ma il più forte simbolo prodotto dal
Governo tuttavia sta in un salvataggio e in una esecuzione.
Il salvataggio del Credito Sportivo, con la sua nuova linea
di credito ai contenuti sportivi degli investimenti che
conclude l’era dei visti Coni e la liquidazione della
Sportass, inutile carrozzone che faceva pagare ai
contribuenti il prezzo di rendite e sottopoteri cresciuti
all’ombra del sistema sportivo ufficiale".
"Al governo tuttavia noi avevamo chiesto una cosa precisa:
il riconoscimento e la valorizzazione dello Sportpertutti
e dei suoi attori, la centralità dello Sportpertutti
nelle politiche pubbliche.
Avete sentito Melandri. In Finanziaria un fondo per lo Sport
di cittadinanza. 80 milioni in tre anni. Una bozza di Legge
pronta in commissione tecnica. Conosciamo quella legge.
Diciamo che abbiamo avuto una qualche piccola parte nella
sua elaborazione.
C'è una definizione. Sport di cittadinanza. Siamo noi.
C'è una descrizione. Sport che include tutti, si fa con
l’attività, la formazione, la competizione,l’organizzazione.
Ci sono delle associazioni nazionali.
Ci sono le Regioni e gli Enti Locali che realizzano progetti
e servizi. Ci sono gli attori sul territorio, a partire
dalle società sportive.
Chi deciderà di stare, società, gruppi sportivi, in questo
sistema avrà la stessa dignità, le stesse condizioni, e io
dico maggiore ruolo sociale di chi sta solo nel sistema
federale. Fatto! No.La strada è quella dell'iter
parlamentare, degli accordi politici. Siamo lì, siamo in
campo. Ma intanto c'è il fondo, comunque va regolato, va
speso. Il nuovo sistema è comunque costretto a partire.Il
tema va comunque svolto. Cosa si vuol fare si capisce anche
di lì. Ma noi abbiamo chiesto rapidità. Un anno ci ha detto
il ministro. Prendiamo atto e ci mettiamo a disposizione".
"Siamo pronti? Risposta difficile. Mi guardo intorno e dico
siamo i più attrezzati per raccogliere novità che abbiamo
peraltro richiesto e anticipato. Poi guardo dentro e dico
che dobbiamo lavorare molto, molto. La nascita in Italia
dello sport di cittadinanza presuppone uuna forte tensione
del mondo sportivo verso obiettivi misurabili in termini di
valore sociale. Noi abbiamo fatto da tempo la scelta di
collocarci in quel mondo, quello del terzo settore, del no
profit, della promozione sociale. Ma quanto siamo davvero
attori consapevoli di questo mondo, quanto ci sentiamo
attori sociali in quanto ed oltreché sportivi in un
territorio, quali reti di relazioni abbiamo costruito, come
partecipiamo anche al travaglio di questo mondo alla ricerca
di una collocazione stabile nel tessuto economico del paese.
In ogni comune c'è una rete più o meno formale di
concertazione sulle scelte territoriali che hanno impatto
sociale. Strutture servizi. In quanti comuni d'Italia noi ci
sentiam o di far parte di questa rete? Di contare nelle
scelte politiche amministrative? Una parte del problema, a
breve, si può risolvere con l'attivismo dei presidenti, dei
gruppi dirigenti, ma alla lunga noi abbiamo bisogno di
essere sostenuti da un nuovo coinvolgimento dei soci e delle
società affiliate. Dobbiamo essere rappresentanti,
abbiamo bisogno di partecipazione".
"La partita è più complessa ancora nei confronti delle
società sportive. Riflessione per le nostre Leghe. Si tratta
di capire che il successo, il gradimento sociale attorno ad
una associazione sportiva (e sono insieme alla passione per
la bellezza del gesto sportivo la motivazione dell'impegno
volontario) saranno motivati sempre più dalla rilevanza
sociale, la capacità di fare aggregazione educazione,
cultura di includere soggetti difficili, di parlare al
territorio e al suo ambiente.
Diamoci una mossa. Tutti. Ci sono 20 milioni di
cittadini da incontrare e convincere a migliorare il loro
stile di vita. Incontrare attenzione perché molto spesso la
sedentarietà è anche solitudine. Qui vi voglio. Una grande
mobilitazione volontaria, fuori dai nostri comitati, oltre
la soglia degli impianti sportivi. Piazze strade condomini
case! Un messaggio a tutti gli italiani. Una campagna di
massa per il movimento e l’amicizia. Con i giovani, i
volontari".
"Volontariato. C'è una grande attenzione dell'Europa.
Il libro bianco annuncia una rilevazione europea sui numeri
del volontariato sportivo. Dice anche una cosa molto
importante, che va valorizzato e riconosciuto il patrimonio
di conoscenze trasmesso da persona a persona nella attivita'
volontaria. Un volontariato competente, riconosciuto nella
sua funzione culturale. Questo il nostro modello".
"Poi, ma ne discuteremo al Congresso, qualcosa dovremo anche
dire su come cambia lo Sport di prestazione, travolto dal
Business, dal doping, dallo sprezzo per le regole. Diviso
fra la volglia di NBA e la retorica federale. L’Europa fa la
scelta del mercato e della libera concorrenza, quando c’è
rilevanza economica, professionismo. Ci sarà un mondo di
prestazioni intermedie a cui sarà tolta anche l’illusione di
potersi affacciare al top, e sarà per questo ridimensionato
demotivato, in cerca di nuova collocazione. La nostra
funzione rispetto a questo mondo, deve limitarsi alla
promozione, e ne facciamo e faremo ancora tanta con le
nostre attività? Può esserci mera promozione di un mondo che
sentiamo sempre più estraneo. O può esserci un protagonismo
nuovo della Uisp, per portare legalità pulizia sostenibilità
anche in alcune filiere della prestazione?"
"Allora. Sono passati due anni. Siamo stati in Libano e a
Nairobi a portare una testimonianza di pace e di sviluppo,
abbiamo fatto muovere anziani e bambini, giocare i matti con
i sani e chi sono i matti e chi sono i sani, abbiamo
misurato il carico ecologico delle nostre corse e abbiamo
provato a risparmiare risorse preziose, abbiamo combattuto
con coraggio, anche da soli, il razzismo e la violenza nello
sport, denunciato le nuove forme di schiavismo che vi stanno
penetrando. Abbiamo unito il mondo della promozione
sportiva su un idea di riforma profonda dello sport italiano
ed ne abbiamo investito quello che sarebbe diventato
l’attuale governo, abbiamo amici nella stampa e nella
televisione, per la qualità delle cose che facciamo. Siamo
osservati e temuti. Abbiamo la responsabilità di
rappresentare un movimento di milioni di uomini e donne. In
due anni abbiamo fatto molta strada. Siamo partiti lacerati
e squattrinati. Abbiamo ritrovato il bene dell’unitarietà e
ritro vato solidità nelle nostre risorse. Tutti voi siete
stati protagonisti. La Uisp vale perché si può trovare nel
campo, nella pista, nella piscina dietro casa, con i ragazzi
e gli educatori, i dirigenti. Se no sarebbero chiacchiere,
di breve durata. E non sarebbe durata sessantenni e non ci
sarebbe il futuro che invece ci aspetta".
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In apertura dell’Assemblea nazionale Uisp, nel
pomeriggio di giovedì 18 ottobre, si è tenuto presso il
Centro Congressi Frentani un faccia a faccia tra Filippo
Fossati, presidente nazionale Uisp e il ministro
dello sport Giovanna Melandri.
L’incontro, moderato dalla caporedattrice di RaiSport
Ivana Vaccari, ha affrontato diverse tematiche, tra cui
la necessità di dare allo sport un ruolo riconoscibile nelle
politiche di welfare, come strumento di integrazione, di
educazione e di miglioramento della qualità della vita.
"Lo sport come mezzo di inclusione sociale - ha spiegato
Filippo Fossati - è da sempre fulcro delle attività
dell'Uisp che pone al centro della pratica sportiva non la
prestazione o il risultato ma la persona, al di là della
condizione sociale ed economica, dell’età e del sesso. Per
questo la nostra associazione insiste nel chiedere un
concreto sostegno, anche normativo, al governo".
"In tale ottica - ha rassicurato la ministro Melandri - sono
state confermate anche nella Finanziaria 2008 le fiscalità
di vantaggio per le attività sportive previste già da un
anno a favore delle famiglie. Il governo sta inoltre
studiando una legge quadro sullo 'sport di cittadinanza'
per il quale è già in istituzione un fondo di finanziamento.
Tali leggi, insieme all’annunciata riforma della Legge sullo
sport professionistico (fortemente penalizzante per molte
categorie di atleti), ai nuovi stanziamenti per
l’impiantistica pubblica e all’imminente approvazione del
Libro bianco sullo sport della Commissione Europea, mirano a
dare una nuova forza allo sport sociale. Ma per ottenere dei
risultati che vadano al di là dei testi normativi è
necessaria comunque una collaborazione continuata e
strutturata con il mondo dell’associazionismo sportivo,
che nell'Uisp ha senz’altro un rappresentante di prima
grandezza".
Al termine del confronto, il presidente del Comitato Uisp
Roma, Andrea Novelli, ha consegnato al ministro un
mosaico realizzato dai detenuti del carcere di Rebibbia
della polisportiva “Albatros”. Un gesto simbolico, segno di
un'auspicata cooperazione che promuova l'inclusione sociale
di quei soggetti che, essendo privati della libertà per le
loro pendenze con la giustizia, sono spesso dimenticati dal
resto della cittadinanza.
(A.R.)
Riportiamo di seguito il comunicato dell'ANSA relativo
all'incontro.
"La legge quadro sullo sport di cittadinanza e' gia' in
stato avanzato e speriamo entro il secondo anno di governo
di concludere il suo iter. L'istituzione di un fondo per lo
sport di cittadinanza e' un fatto storico".
Il ministro delle politiche giovanili e delle attivita'
sportive, Giovanna Melandri, ha ribadito nel corso del suo
intervento all'assemblea nazionale dell'Uisp il valore
sociale dello sport e la necessita' di inserirlo all'interno
delle politiche del welfare. "Nella finanziaria di
quest'anno abbiamo inserito venti milioni di euro - ha
aggiunto la Melandri - il prossimo anno prevediamo di
stanziarne 30 e 40 per il 2010. Mi sembra doveroso
utilizzare queste risorse per le associazioni nazionali e
gli enti territoriali affinche' valorizzino l'importanza
sociale dello sport".Il ministro Melandri ha annunciato
inoltre che il prossimo 25 ottobre a Lisbona il consiglio
dei ministri dell'Unione Europea dovrebbe approvare il Libro
bianco: "E' la base giuridica in Europa - ha concluso la
Melandri - per costruire politiche comuni che riconoscano
non solo le potenzialita' economiche dello sport, ma
soprattutto quelle sociali".
(Ansa)
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Sullo sport di cittadinanza serve una presa di posizione
netta da parte di chi governa. E’ questa la posizione del
ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero,
intervenuto alla tavola rotonda “Il valore sociale dello
sport”, che si è svolta nella mattinata di venerdì 19
ottobre: “Ci deve essere una riorganizzazione del
sistema sportivo; il Coni deve avere esclusivamente le
risorse per lo sport di alto livello”.
“Da questi primi due giorni di confronto con le istituzioni
e col governo sono emersi messaggi chiari e impegni precisi:
lo sport dei cittadini sempre più sarà al centro di
politiche pubbliche sociali. I 20 milioni di Euro che la
Finanziaria destina per l’anno prossimo allo sport sociale
sono un primo importante passo, ma da soli non bastano. Per
questo facciamo appello a tutto il sistema sportivo e in
particolare al Coni affinché siano destinate maggiori
risorse allo sport sociale e per tutti”. Questa è
l’estrema sintesi di Filippo Fossati, presidente Uisp,
nel suo intervento che ha chiuso la tavola rotonda.
Fossati ha sottolineato che il governo ha ribadito che lo
sport di cittadinanza va sostenuto e valorizzato: “Questa è
la direzione verso la quale va l’Europa e il Libro Bianco
sullo sport testimonia questa tendenza. L’Uisp è a
disposizione di questo indirizzo italiano ed europeo siamo
affinché tutto lo sport italiano si assuma questo impegno”.
“Per questo lanciamo un forte messaggio di unità: si
apre una fase nuova per tutto il mondo sportivo – ha
concluso Fossati - Vogliamo che il mondo sportivo, tutto
insieme, ritrovi slancio e sviluppo intorno ad un nuovo
equilibrio, a nuove modalità nel destinare le risorse e ad
una nuova cultura sportiva. Abbiamo l’impressione che l’Uisp
sia pronta ad affrontare questa nuova fase, non ne abbiamo
il copyright. Tutti gli attori oggi in campo possono
misurarsi, dalle Regioni, al Coni all’associazionismo.
L’importante è che tutto il sistema e le risorse ad esso
indirizzate sappiano ridimensionarsi su questo nuovo
registo: lo sport di cittadinanza, lo sport per tutti”.
Il ministro Ferrero ha parlato del sostegno che le
politiche pubbliche devono assicurare allo sportpertutti,
auspicando un passaggio da una politica di reperimento delle
risorse per singoli progetti ad una forma strutturata di
finanziamento. In pratica, si tratta di rendere stabile
la spesa per lo sport di cittadinanza per garantire la
certezza della continuità a quelle associazioni che
propongono e realizzano i progetti più efficaci. A
sottolineare la situazione di costante precarietà che
coinvolge le associazioni impegnate in questo settore,
sempre incerte sul futuro delle proprie iniziative, il
ministro ha ricordato che “ci sono progetti che rimangono
sperimentali per 15 anni, realtà paradossale ma concreta,
poiché è sempre il carattere di sperimentalità a garantire
il finanziamento".
(F.SE.)
Riportiamo stralci dell'ANSA relativa alla Tavola
rotonda "Il valore sociale dello sport".
Il Coni "ha troppi fondi, andrebbero tagliati" a favore
dello sport dei cittadini. Lo sostiene il ministro della
solidarieta' sociale, Ferrero. Il ministro e' intervenuto
oggi all'Assemblea nazionale dell'Uisp. Parlando fra gli
applausi dei circa 370 delegati ha detto: "Il sistema delle
risorse nello sport andrebbe riorganizzato affidandone meno
al Coni che si occupa di sport ad alto livello cosi' da
destinarne di piu' a quello dei cittadini, delle scuole,
dell'associazionismo".
(Ansa)
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"Il fondo per lo sport di cittadinanza, previsto
dalla manovra finanziaria per il 2008, dovrebbe essere
destinato per metà al finanziamento dei progetti specifici
proposti dalle associazioni nazionali, e per metà alle
regioni, che avranno la possibilità di indirizzare le
risorse direttamente agli enti e le associazioni operanti
sul territorio", ha affermato Giovanni Lolli,
sottosegretario del ministero per le Politiche Giovanili e
le Attività Sportive, intervenuto alla tavola rotonda
“Il valore sociale dello sport”, svoltasi venerdì 19 ottobre
durante l'Assemblea nazionale Uisp.
"Prima però - ha proseguito il ministro- è necessaria una
norma che individui senza equivoci gli obiettivi e le
funzioni dei soggetti che potranno accedere ai
finanziamenti".
Lolli ha ricordato come la materia del finanziamento dei
soggetti che operano per la promozione dello sport di
cittadinanza, privato sociale ma anche società sportive, sia
delicata, e implichi funzioni e competenze sia dello stato
che delle regioni. In quanto rappresentante del governo, ha
ribadito gli impegni economici resi noti ieri dalla ministro
Melandri: 20 milioni per il 2008, 30 per il 2009 e 40 per il
2010. Il sottosegretario ha invitato l' Uisp e le altre
associazioni a vigilare sull’iter di approvazione della
legge finanziaria, e dei provvedimenti specifici per
l’attribuzione delle risorse, al fine di evitare “scippi” a
scapito del fondo. Ha citato poi i due principali interventi
finora fatti in materia: il rifinanziamento dell’Istituto
di Credito Sportivo, e la chiusura della Sportass.
Lolli ha concluso il suo intervento considerando le
prevedibili reazioni di una parte del sistema sportivo
italiano all’atto pratico di assegnare risorse allo sport
di cittadinanza. A quel punto bisognerà convincere i
detrattori “che non stiamo togliendo niente a nessuno, ma
anzi stiamo aggiungendo qualcosa alla credibilità tutto il
sistema sportivo e ai cittadini".
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Il rapporto tra promozione sportiva e salvaguardia
dell’ambiente è stato al centro del workshop
“Sportpertutti: buone pratiche per uno sviluppo sostenibile”,
che si è tenuto nel pomeriggio di venerdi 19 ottobre. Molti
i temi trattati: dai problemi sollevati per una gestione
efficiente degli impianti alla necessità di una diversa
politica delle infrastrutture; dalla promozione di una
“mobilità attiva” al ripensamento dell’assetto urbanistico;
dalle proposte per una riduzione o compensazione delle
emissioni inquinanti dei grandi eventi sportivi alla
questione dell’acqua. Filo conduttore, la necessità di un
rinnovato rapporto di collaborazione e azione comune tra
associazionismo sportivo e mondo dell’ambientalismo. Un
rapporto che superi i pregiudizi reciproci e che riesca a
far riemergere la naturale vicinanza tra sport e ambiente.
I lavori si sono aperti da una relazione di Santino
Cannavò, referente Area ambiente Uisp che ha ricordato
come Vivicittà 2007, manifestazione totalmente impostata ad
una gestione ecologicamente sostenibile, sia stata un
“laboratorio di buone pratiche”. Un esempio per “nuovi
modelli organizzativi nei quali concentrarsi sull’ingresso
dei materiali e sulle richieste energetiche piuttosto che
sui risultati in uscita”.
Mentre Daniele Fortini, presidente di Federambiente,
ha sottolineato il rischio della speculazione urbanistica
connessa alle prossime olimpiadi, Roberto Della Seta,
presidente nazionale di Legambiente ha prefigurato un
possibile scenario di cooperazione tra Uisp e ZeroCo2, il
progetto di Legambiente che opera nell’organizzazione di
eventi, calcolandone l’impatto ambientale e compensando con
azioni concrete le emissioni di gas serra.
A seguire, due interventi centrati sul ruolo fondamentale
della pubblica amministrazione, soprattutto a livello
locale. Riccardo Rifici del ministero dell’Ambiente
ha sollevato la necessità del green procurement, i
cosiddetti “appalti verdi”, anche per i progetti
d’impiantistica sportiva. Renata Briano, del
Coordinamento Nazionale Agende21, ha proposto la
costruzione di efficaci politiche ambientali improntate ad
un approccio trasversale e ad un percorso di partecipazione
attiva. Infine, Corrado Oddi, del Forum Italiano dei
Movimenti per l’Acqua, ha lanciato un'idea: una grande
campagna di sensibilizzazione, che passi anche per le
manifestazioni sportive, per promuovere l’utilizzo
dell’acqua di rete, e il superamento dell’attuale sistema
dell’acqua minerale imbottigliata, devastante da un punto di
vista ambientale.
(F.SE.)
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“Che cos’è lo sportpertutti ?”, è questa la domanda che
Daniela Conti, coordinatrice in Italia della rete Fare,
ha posto agli ospiti del workshop “La globalizzazione
dello sport Uisp abroad: lo sportpertutti in giro per il
mondo” che si è tenuto nel pomeriggio di venerdi 19
ottobre. L’Uisp sta lavorando per riuscire a portare i suoi
valori in Europa e nel mondo e per questo si avvale della
collaborazione di associazioni internazionali quali l’ Isca,
lo Csit, la rete Fare, il World social forum, la
Cooperazione internazionale.
Al centro dell’ impegno associativo c’è la solidarietà, la
multiculturalità, la pace e la voglia di stare insieme;
valori racchiusi nella parola sport, che non è solo riserva
di coloro che praticano attività sportiva ma “può supplire
alla crisi della diplomazia sociale”, come afferma Paolo
Cento, sottosegretario del Ministero del Tesoro. Lo
sport è gioco, mediatore di conflitti, linguaggio
universale, strumento di politica estera, capace di
costruire nuove forme di cittadinanza. Così al tavolo del
workshop dedicato allo sportpertutti in giro per il mondo si
sono alternati i rappresentanti delle associazioni partner
del percorso intrapreso dall’Uisp; da Carlo Balestri,
responsabile del settore internazionale Uisp a Lorenzo
Bani, vicepresidente dello Csit che ha presentato
l’evento di Rimini 2008, ovvero la proposta di riunire tutti
i campionati internazionali dello Csit in un unico grande
incontro di leghe, giochi e culture, di sportpertutti.
Paolo Recc hia e Loredana Rosa Uliana, progettisti di
Infoeuropa dell’Uisp nazionale, hanno invece illustrato le
difficoltà nel far approvare progetti formativi, causate
dalla scarsa conoscenza del significato del termine
sportpertutti. Harald Bauer e Mogens Kirkeby,
rispettivamente rappresentante Isca e Dir. International
Sport and Culture Association, hanno sottolineato il valore
sociale ed economico dello sport. Infine Massimo Tossini,
responsabile grandi iniziative Uisp nazionale e Daniele
Borghi, presidente di Peace Games, hanno portato in sala
le testimonianze della Corsa per i diritti a Nairobi,
Vivicittà a Beirut e la presenza duratura dell’Ong Peace
Games nei paesi in cui opera. L’attenzione
dell’organizzazione in questo ultimo periodo si è
focalizzata sul progetto dedicato a Maria Dusatti,
ovvero la costruzione di una scuola per l’infanzia nel campo
profughi di Shu’fat.
(F.SP.)
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I lavori del workshop “Sport e politiche sociali.
Sportpertutti e diritti di cittadinanza” sono stati
introdotti dal responsabile del settore diritti e welfare
dell’Uisp nazionale, Giuliano Bellezza che ha tracciato
un bilancio dell’azione dell’Uisp. Ha ricordato come i
diritti per tutti siano un tema centrale per l’agenda
dell’associazione, da affiancare ad altre grandi tematiche
come l’equità e la pace nel mondo. Per questo l’impegno
dell’Uisp va oltre l’attività sportiva e arriva nelle
periferie urbane delle città, sul territorio nazionale come
in quello internazionale, dalla Bosnia al Chiapas, fino alla
Palestina, l’Iraq e il Pakistan. L’obiettivo è passare dal
diritto alla pratica per cittadini di ogni età e condizione
allo sport nelle situazioni più disagiate, nelle strade,
nelle carceri, fra anziani e bambini oltre ogni differenza
possibile. Ciò che è emerso dagli interventi del workshop,
coordinato da Giovanna Rossiello, giorn alista del Tg1, è la
necessità di ribadire il ruolo dell’Uisp per l’affermazione
dei diritti di pari opportunità (portatori di handicap
fisici e mentali), di cittadinanza (per il crescente numero
di stranieri sul territorio), di coesione e sostegno (con
l’attività nelle carceri), senza trascurare le sfide ancora
da affrontare per combattere problematiche importanti quali
le tossicodipendenze, le emarginazioni, le devianze.
Carmela Cavallo, capo Dipartimento per la giustizia
minorile del ministero di Giustizia, ha sottolineato
durante il dibattito il valore dell’intervento sportivo
negli istituti minorili, capace di riequilibrare il rapporto
del minore con la società attraverso la conoscenza e
l’accettazione delle regole. Sono inoltre intervenuti Maria
Guidotti, portavoce del forum terzo settore, Sergio
Giovagnoli, responsabile Welfare Arci , Fausto Casini,
presidente Anpas, Mauro Nannini e Andrea Panizzi,
Consiglieri Anpis, Alessandro Palazzotti, della Sai Italia,
e Nicola Porro, sociologo, docente dell’università di
Cassino.
Durante i lavori del workshop sono stati proiettati dei
filmati riguardanti Vivicittà nel carcere di Rebibbia,
l’iniziativa Matti per il calcio e gli Special Olympics.
(S.A.)
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La sala Caudini del Centro congressi Frentani è stata la
sede del workshop “Stili di vita e politiche educative,
che si è tenuto sabato 19 ottobre a Roma. Corpo promosso,
respinto, negato. Le opportunità per il corpo in movimento”.
A coordinare l’incontro Antonio Borgogni, responsabile
Area educazione Uisp nazionale, che ha illustrato le
tematiche principali del workshop e i vari progetti che l
‘Uisp porta avanti ormai da tempo e che sono testimoni di
una responsabilità educativa, di cultura sportiva e sociale.
Nella sua introduzione Giulio Bizzaglia, referente
dell’Area educazione Uisp nazionale, ha presentato il
quadro della situazione della cultura del movimento in
Italia sia nei contesti scolastici che in quelli sociali in
genere. Le sinergie tra i Governi delle città e le scuole
potrebbero creare i presupposti affinché l’attività motoria
possa divenire un diritto di ogni cittadino con piste
ciclabili,play grounds per bam bini e, perché no, anche per
adulti. Tutto ciò porterebbe a promuovere il corpo inteso
come sorgente d’identità.
Queste tesi sono diventate più incisive quando il
Giovanni Capelli, preside della facoltà di Scienze motorie
di Cassino, ha presentato alcune dimostrazioni
scientifiche su come l’attività motoria possa avere un ruolo
importante all’interno di un contesto socio-sanitario.
Motivo per cui la facoltà in questione, specie nelle lauree
specialistiche/magistrali, prepara una figura professionale
adatta all’inserimento in un contesto dove l’attività
motoria svolge un ruolo prezioso, per il recupero e per il
mantenimento dello stato di salute fisico e psichico di
alcune fasi post operazioni.
Il presidente dell’ Capdi, Flavio Cucco, ha
illustrato la situazione lavorativa dei laureati in Scienze
motorie che non hanno una legge che li tuteli e che permetta
il loro inserimento come figure professionali in ambito
socio-sanitario. Problemi si riscontrano fin dalle scuole
primarie dove l’educazione motoria è insegnata dai docenti
di italiano o di matematica, personale quindi non altamente
qualificato in questo ambito, mentre ben diversa è la
situazione nel resto dei paesi europei. Ideale sarebbe
garantire un minimo di attività motoria nelle scuole
primarie alla quale accostare progetti Uisp rivolti ai
bambini in età scolare.
Ma l’ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione,
Italo Barbati fa notare come le sei ore scolastiche non
sono in grado di contenere ore settimanali di attività
fisica e che quindi il corpo si muove solo in attività extra
curriculari.
E’ Antonio Borgogni a concludere il workshop con una
richiesta all’ispettore Barbati, ovvero creare un
protocollo di intesa tra Uisp e Ministero Pubblica
Istruzione, un quadro di riferimento che agevoli l’
ingresso di progetti legati all’attività motoria ,ma anche
alla cultura di stili di vita attivi, all’interno della
scuola italiana.
(E.D.)
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Sport nelle carceri: nell'ambito dell'Assemblea
nazionale Uisp è stato siglato venerdì 19 ottobre il nuovo
Protocollo di intesa tra Uisp e Ministero della
Giustizia-Dipartimento Giustizia Minorile.
Sull'argomento riportiamo stralci della notizia ANSA:
SPORT: INTESA GIUSTIZIA-UISP, ATTIVITA' PER MINORI DETENUTI
ROMA (ANSA) - ROMA, 19 OTT -Il ministero della giustizia si
impegna a migliorare ed avviare progetti per la pratica
sportiva dei ragazzi detenuti. E' la finalità di un
protocollo d'intesa siglato oggi fra il Dipartimento per la
giustizia minorile del ministero e l'Uisp (Unione italiana
sport per tutti). L' associazione sarà partner del dicastero
in questo percorso educativo e formativo.
I due soggetti favoriranno, fra l'altro, l'avvio di
progetti, programmi, attività e percorsi di educazione alla
legalità attraverso lo sport, di inserimento dei minori nei
circuiti educativi delle società sportive, di formazione
professionale ed accompagnamento lavorativo. Ministero ed
Uisp insieme progetteranno iniziative locali, nazionali ed
europee destinate a reperire risorse per il rafforzamento
delle attività a favore dei minori nell'area penale. Il
ministero, dal canto suo però, "si impegna ad individuare
risorse nell'ambito del bilancio dello stato e secondo le
disponibilità del momento per dare continuità e diffondere
le attività dell'Uisp".
Il protocollo istituisce anche un gruppo di coordinamento
nazionale del quale
faranno parte tre persone appartenenti alla Uisp e tre al
ministero per monitorare e valutare i risultati delle
attività promosse.
(ANSA)
DETENUTI REBIBBIA SCRIVONO A FERRERO, SPORT E' ANCHE NOSTRO
ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - "Lo sport è democraticamente di
tutti, anche nostro". In una lettera diretta al ministro
della solidarietà sociale Paolo Ferrero, i detenuti di
Rebibbia riaffermano la funzione sociale e rieducativa
dell'attività sportiva in carcere e che svolgono riuniti in
una polisportiva, la Albatros. La missiva è stata consegnata
al ministro dall'Uisp (unione italiana sport per tutti) nel
corso della sua assemblea nazionale. Ferrero ha espresso
sostegno all'iniziativa dei detenuti ed ha ricordato di aver
conosciuto qualcuno di questi sportivi per aver partecipato
con loro anni fa ad una camminata.
"Cosa sarebbe - dicono i detenuti - un carcere senza lo
sport? Lo sport è la panacea allo stress, non un placebo. E'
grazie allo sport che si superano le barriere ideologiche,
che si impara a convivere nella multietnia, a rispettare il
perdente. In carcere l'antagonismo non prevale sul rispetto,
il tifo è fine a se stesso, l'impegno diventa disciplina.
Gli anziani giocano a bocce, i più esperti a tennis, i più
alti a pallavolo, gli edonisti fanno palestra, i calciofili
una partita, i più rigorosi il corso da arbitri, tutti una
camminata. Anche chi ha fatto uso di stupefacenti si
allontana dalle droghe e corre, suda, si diverte. Lo sport
non permette di dimenticare il mondo, ma ti fa sentire
meglio con te stesso. Ed é questo che consente di evadere
per sentirsi come gli altri, a volte addirittura migliori.
Lo sport crea le condizione per apprezzare una vita spesso
abusata". (ANSA).
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“Lo sport quotidiano delle donne” è il titolo della
mostra fotografica allestita in questi giorni nei locali
dell’Assemblea nazionale dell’Uisp, al Centro Congressi
Frentani di Roma. Nata da un’idea di Patrizia Alfano,
presidente comitato Uisp Torino e Massimo Aghilar,
dirigente Uisp Torino la rassegna racconta, attraverso
le immagini, le storie di molte donne torinesi ed il modo in
cui esse, grazie anche alle attività organizzate dall’Uisp
locale, riescono a conciliare lo sport con gli impegni
quotidiani. Gli obbiettivi di Massimo Pinca, Luigi Bertello,
Michele D’Ottavio e Stefano Serra sono entrati nelle case,
negli uffici e soprattutto in piscine e palestre,
mostrandoci come sia possibile riuscire a fare attività
fisica insieme alla famiglia, a trovare un po’ di tempo per
sé e per il proprio corpo malgrado lo studio, il lavoro e la
cura della casa.
Le attività sportive mostrate sono tutte svolte in centri
Uisp di Torino e le storie raccontate sono tutte vere,
scelte tra quelle di molte donne, ognuna alle prese con le
sue piccole vicende e conquiste quotidiane.
Questa mostra, nata itinerante, è stata esposta per il
momento in più di dieci comuni piemontesi e non ha
intenzione di fermarsi: dal 22 ottobre sarà esposta a Torino
per la Meltinbox, la prima fiera internazionale dei
diritti e delle pari opportunità, mentre per il periodo
successivo ha già ricevuto numerose prenotazioni da vari
comuni e da altri comitati Uisp.
(E.T.)
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Si svolgerà giovedi 25 ottobre 2007 alle ore 21.00 a Villa
Casati Via Mazzini - Cologno Monzese (MI) il convegno
“L’altra faccia dello sport: storie e testimonianze di
atleti che promuovono uno sport senza discriminazioni” .
La tavola rotonda, promossa dal Comitato provinciale Uisp
di Milano e dall’associazione Jalla onlus “ sarà
un’occasione per riflettere sul valore dello sport come
strumento di mediazione alla pace, di valorizzazione delle
differenze, di educazione al dialogo, alla coesione sociale,
all’integrazione culturale ed al rispetto fra popoli”
afferma Antonio Iannetta presidente Uisp di Milano.
L’iniziativa è parte di un percorso pluriennale che ha visto
l’Uisp di Milano e Jalla Onlus impegnate in progetti di
solidarietà sociale per la difesa dei diritti di popoli che
vivono in contesti sociali disagiati.
“Veniamo da un biennio di impegno sul piano della
cooperazione internazionale – aggiunge Iannetta - e progetti
come ‘Sport sotto assedio’ o campagne quali ‘Sport
for peace’ riflettono un’assunzione di responsabilità,
specialmente verso quelle aree del mondo dove persistono
tensioni e conflitti armati. L’intento è quello di creare
condizioni diverse, in particolare per i giovani che vivono
queste difficoltà cercando di riportare in qualche modo la
normalità. ”
L’ incontro, che verrà aperto dal sindaco di Cologno Monzese
Mario Soldano e dall’assessore alla cultura, pace, sport e
tempo libero di Cologno Monzese Giovanni Cocciro, sarà
arricchito dagli interventi di Antonio Iannetta - presidente
Uisp Milano, Anna Maria Arpinati - Special Olympics
Lombardia, Massimo Seregni di Intercampus e alcuni membri
dell’ Associazione Jalla 0nlus che attraverso esperienze,
testimonianze, punti di vista e aspettative racconteranno il
ruolo significativo che lo sport ricopre e può ulteriormente
ricoprire come strumento di educazione e di risoluzione dei
conflitti.
L’ evento rientra nell’ambito del Progetto EAS –
Ministero Affari Esteri “Sport sotto l’assedio – Un Percorso
di Pace con il cuore nel pallone” con il Patrocino del
Ministero delle Politiche Giovanili e Attività Sportive.
( D.M.S)
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Sono partiti lunedì 15 ottobre i corsi organizzati
dalla Lega scacchi Uisp di Firenze e aperti a
principianti e giocatori non professionisti. Le lezioni si
svolgeranno in 10 incontri della durata di due ore ciascuno
che avranno luogo ogni lunedì presso diverse sedi regionali
di Firenze e provincia quali: il circolo Il Ponte di
Firenze, il circolo Rinascita di Campi Bisenzio, la
Polisportiva Sestese di Sesto Fiorentino, il circolo L’Ulivo
di Lastra a Signa e l’Sms Peretola di Firenze.
Durante le prime otto lezioni si apprenderanno le nozioni
teoriche del gioco degli scacchi e si farà pratica con la
scacchiera. La nona lezione prevede delle mini sfide con gli
istruttori. L’ultimo incontro si terrà domenica 16 dicembre
presso l’Sms Peretola dove verrà organizzato un torneo fra
tutti coloro che hanno frequentato il corso.
Per potersi iscrivere oltre al pagamento di 60.00 euro
bisogna essere in possesso della tessera Uisp annuale che si
può richiedere al momento dell’iscrizione.
Ad ogni partecipante verrà regalata una scacchiera completa
di pezzi ed altri simpatici gadget.
(S.A.)
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“Una mappa - Due città” è il nome della
manifestazione che nelle giornate di venerdì 26 ottobre,
e domenica 4 novembre porterà l’orieentering sulle
strade di Gorizia e Nova Gorica. Si tratta della IV
edizione del campionato regionale centro storico in tappa
unica, il 4, al quale è associata una manifestazione per
studenti medi. Un tracciato che attraverserà il confine,
unendo le aree verdi e urbane delle due città. L’evento è
organizzato dal comitato provinciale Uisp Gorizia, dal
comitato regionale del Friuli Venezia Giulia della Fiso, la
Federazione italiana Sport Orientamento, dalla Sportni
Zavod, e dal Orientacijski Klub di Nova Gorica.
La corsa ad orientamento nasce in Scandinavia, ed è
diffusa soprattutto in montagna. Consiste nel raggiungere,
secondo una successione prestabilita, un determinato numero
di posti di controllo scegliendo liberamente il tragitto da
percorrere, con l’ausilio di un’apposita carta topografica.
E’ anche conosciuta come lo “sport dei boschi”. Col tempo la
disciplina si è allargata anche agli spazi urbani, e alle
aree verdi cittadine.
Per la prima delle due giornate, dedicata agli studenti
delle scuole medie e del biennio delle superiori, il
percorso sarà di 2,5 km differenziato per categoria. Tutti i
partecipanti potranno ricordare l’evento grazie a un gadget
che sarà distribuito al termine, mentre la scuola con il
maggior numero di partecipanti verrà premiata con un kit di
orieentering. La manifestazione rientra nel progetto
Eurogo Sport della Provincia di Gorizia, che promuove
eventi e attività sportive a carattere transfrontaliero. Per
partecipare è possibile iscriversi fino al 23 ottobre. Per
il 4 è previsto un tracciato promozionale di 2,5 km per
esordienti ed uno per agonisti di 5 km. In questo caso il
termine per le iscrizioni è il 29, anche se per la categoria
promozionale sarà possibile iscriversi il giorno della gara,
fino a coprire il numero massimo di partecipanti.
Iscrizioni presso il comitato provinciale Uisp Gorizia, tel.
fax. 0481 535205, e-mail gorizia@uisp.it.
(F.S.)
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Dodici mesi fa nasceva “Voci in città” dall’idea di Carlo
Moccaldi, direttore della rivista, muovendo i primi
passi nel mondo della multiculturalità romana. Ha
dato vita a un’informazione sull’immigrazione libera da
pregiudizi, alimentata dalla curiosità di fotografare le
differenze che riflettono una città multietnica, reale e
complessa. Oggi si presenta ai lettori con più pagine, con
più rubriche, con una tiratura maggiore e con una nuova
veste grafica.
Tra le righe e nelle immagini echeggia la voce
dell’immigrazione silenziosa, proponendo anche quello
che non fa notizia. Dipinge storie semplici, feste, riti,
cultura, nostalgie.
Soprattutto non un’immigrazione, ma tante immigrazioni
in cui le comunità non per forza si scontrano ma dove
scoprono uno spazio in cui convivere e confrontarsi.
Allo stesso tempo si propone come uno strumento per
orientarsi tra i servizi, le norme e la burocrazia.
Accompagna così i lettori come “un racconto e una scoperta
dell’altro accanto a noi, insieme agli immigrati, fermandosi
nei luoghi della diversità”, sostiene Carlo Moccaldi.
Per questo si trova gratuitamente in tutta la città, infatti
10.000 copie saranno distribuite nei prossimi giorni nelle
ambasciate, nei consolati, ma anche nelle biblioteche
multiculturali e nei poli intermundia del comune di Roma. In
particolare il numero di ottobre dedica 32 pagine di servizi
sull’immigrazione a Roma: in primo piano c’è la
scuola, con i numeri degli alunni stranieri, un reportage
sulla comunità ucraina e un racconto sul Ramadan. Si
sofferma, inoltre, sulla sanità e sulla rappresentanza delle
comunità straniere, con un’intervista a Pan Yong Chang,
presidente della Consulta.
Infine spazio anche alla musica senegalese, al calcio
latinoamericano di Colle Oppio e alla cucina peruviana.
(E.P)
‘Voci’ si può leggere anche attraverso il nuovo sito
internet (www.vocinews.it), da cui si possono scaricare o
consultare tutti i numeri arretrati.
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Oggi presentiamo la Polizza “Casa”, una copertura
completa dedicata a tutti coloro che vogliono tutelare la
propria dimora abituale o quella saltuaria. Grazie ad una
copertura multi rischi è un prodotto tra i più interessanti
e completi presenti oggi sul mercato.
La polizza denominata “Casa” è un programma assicurativo
suddiviso in quattro settori: Incendio, Responsabilità
Civile, Furto e Cristalli.
Il settore Incendio e Garanzie accessorie risponde di
molteplici eventi fortuiti assicurando i seguenti rischi:
incendio, fulmine ed elettricità atmosferica, esplosione,
scoppio, implosione, caduta aereomobili, rottura specchi,
onda sonica, fuoriuscita di fumo, urto veicoli, caduta
ascensori e montacarichi, sviluppo di fumi, gasa, vapori e
danni consequenziali, acqua condotta, eventi atmosferici e
sovraccarico di neve, mancato freddo, eventi socio-politici,
fenomeno elettrico, spese di demolizione e sgombero, spese
di rifacimento documenti, perdita di canone di locazione e
alloggio sostitutivo, ricorso terzi e anticipo indennizzi.
Inoltre, esclusivamente in abbinamento alla garanzia di
base, può essere prestata come condizione aggiuntiva la
garanzia di spese per la ricerca e riparazione dei guasti.
Il settore Responsabilità Civile prevede la
responsabilità civile sulla proprietà dell’abitazione,
abituale o saltuaria, e comprende in garanzia anche i danni
a cose di terzi prodotti da spargimenti di acqua o da
rigurgito di fogne. Può essere prestata, in abbinamento o
meno alla garanzia R.C. della proprietà, la Responsabilità
Civile della famiglia che assicura i rischi inerenti la
conduzione della dimora abituale e saltuaria, la
manutenzione ordinaria, l’uso di apparecchi domestici, la
somministrazione di cibi e bevande, uso di giocattoli,
biciclette e natanti senza motore, animali domestici, uso di
cavalli e attività sportive ricreative, la pesca anche
subacquea, hobbies, la R.C.O. e le lesioni corporali a
lavoratori occasionali, minori affidati all’Assicurato.
Il settore furto è prestato ed è operante, oltre che
per il normale rischio di base, anche per furti commessi con
chiavi autenticate, guasti e atti vandalici commessi dai
ladri, furti perpetrati dai collaboratori, rapina, scippo ed
estorsione, rapina e scippo di pellicce presso servizi di
custodia di ristoranti e teatri, rapina ed estorsione di
preziosi e valori posti in cassette di sicurezza, spese per
duplicazione di documenti e sostituzione serrature, spese e
ricovero in ospedale a seguito di scippo. Le garanzie furto
sono prestate per la dimora abituale dell’assicurato, ma è
possibile estenderle anche a quella saltuaria.
Il settore cristalli prevede la copertura a primo
rischio assoluto ed è operante anche per crepature subite da
lastre di sfondamento.
In abbinamento alla polizza viene messo gratuitamente a
disposizione del contraente un pacchetto di garanzie di
assistenza all’abitazione come invio di idraulico o di un
elettricista in caso di emergenza, invio di un artigiano per
interventi ordinari, spese di albergo ed invio di un
sorvegliante.
I settori di garanzia sono attivabili singolarmente ad
eccezione del settore cristalli che può essere assicurato
esclusivamente in abbinamento a quello incendio o a quello
furto.
Per poter attivare la “Polizza Casa” è necessario
contattare l’Agenzia Generale UC Sport & Sicurezza al
numero di telefono 055.6580614 e richiedere un preventivo.
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6-21 ottobre
- Montecatini Terme (Pt), Vecchiano (Pi), Corso di
Aggiornamento per tracciatura di itinerari su roccia, Lega
Nazionale Montagna Uisp
18-21 ottobre
- Roma, Centro congressi Frentani e Tivoli, Hotel Duca d'Este,
Assemblea programmatica Uisp
21 ottobre
- Rioveggio (Bo), Trofeo 60, 100, 125, club - fase finale,
Coordinamento Nazionale Karting Uisp
21 ottobre
- Bologna, Festa Country all'Ippodromo di Arcoveggio, Lega
Nazionale Sport e Giochi Tradizionali Uisp
23-29 ottobre
- Malesia, Congresso Isca
26 ottobre
- Cosenza, Assemblea Nazionale Forum Permanente Terzo
Settore
28 ottobre - 4 novembre
- Sasso Marconi (BO), Festa del tartufo, Lega nazionale
sport e giochi tradizionali Uisp
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La redazione di Uispnet ha sede presso la Direzione
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